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D. Harvey, Crisi della modernità
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Il modernismo: è un movimento culturale sviluppatosi tra la fine del XIX e l’inizio del’ XX secolo che influenzo arti figurative, architettura e arti applicate, in relazione alla tenenza di rinnovamento e alla riforma di idee, metodi(…) che si volevano adeguare a esigenze moderne. • “è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immobile.” [baudelaire] -> incontro effimero e fuggevole con l’eterno e l’immutabile -> ha oscillato fra questi due estremi • Nasce a Parigi nel 1848 • La modernità accomuna il genere umano in quanto è in grado di superare i confini etnici, geografici, di classe e di nazionalità, di religione e di ideologia->unità paradossale perché è un’unità della separatezza che ci catapulta in un vortice di disgregazione, di conflitto e contraddizione -> “caos totalizzante” • Senso di frammentazione, di caducità, di cambiamento caotico • Senso del fuggevole, dell’effimero • Rottura con le condizioni storiche precedenti • Il progetto della modernità consisteva nello sforzo intellettuale dei pensatori illuministi al fine di sviluppare una “scienza obiettiva, una morale e un diritto universali”, [Habermas] per liberare l’uomo dalle superstizioni e permettergli i dominare la vita e la natura. Il controllo scientifico della natura prometteva la libertà rispetto alla povertà, ai bisogni e alle arbitrarietà delle calamità naturali. | Acquista a soli € 5,51!
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Storia Dell'arte Contemporanea
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