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Carlo Magno è uno dei personaggi più famosi della storia del Medioevo. Carlo si rese protagonista della cosiddetta "rinascita carolingia", un processo che coinvolse diversi aspetti della storia dell'Europa occidentale. In primo luogo, da un punto di vista istituzionale, dopo più di 300 anni un impero tornava a dominare sull'Europa. Le conquiste di Carlo, che occuparono gran parte della sua vita, espansero il dominio dei Franchi dalla Marca spagnola fino alla Vistola, dall'Italia al Mar baltico. Le campagne contro Sassoni, Avari e Bavari espansero i confini a est. La rinascita carolingia determinò anche un sanzione formale del rapporto privilegiato non solo fra la Chiesa di Roma e Carlo Magno, ma, cosa che ebbe un'importanza decisiva per la storia occidentale, il legame fra potere temporale imperiale e potere spirituale della Chiesa. E' il papa a incoronare l'imperatore, è il potere spirituale a sanzionare la legittimità del potere temporale. Sarà un avvenimento ricco di conseguenze. Dal punto di vista amministrativo Carlo, ispirandosi alla storia amministrativa dell'impero romano, tentò di riportare in vita un concetto di "potere pubblico" sopito ormai da secoli, ma nonostante l'istituzione dei missi dominici, veri e proprio funzionari pubblici, la tenuta dell'unità dell'impero fu determinata dai vincoli di fedeltà personale, di origine germanica, fra il signore (l'imperatore in questo caso) e i suoi vassalli (conti, duchi e marchesi che dominavano le diverse circoscrizioni dell'impero). Fu questo il momento nel quale, per la prima volta, i rapporti vassallatico-beneficiari, conosciuti da secoli nel mondo germanico, diventarono forma dell'organizzazione del potere che oggi definiremmo pubblico, antesignano del fiorire successivo della società feudale. Il vero tallone d'Achille di Carlo e dell'impero carolingio fu tuttavia rappresentato dalle dinamiche della successione ereditaria. Per i Franchi e per la tradizione Germanica, il potere era trattato alla stessa stregua di un bene privato e, pertanto, andava diviso equamente fra tutti gli eredi. Pipino era stato "fortunato" e aveva avuto un solo figlio che gli era sopravvissuto, Carlo Magno, appunto, e costui aveva avuto la medesima fortuna con il solo Ludovico il Pio. I problemi iniziarono alla successione di quest'ultimo, per la quale esplosero le lotte di successione che portarono alla spartizione del territorio dell'impero con il trattato di Verdun dell'843, rivelandone tutta l'estrema fragilità | Acquista a soli € 3,45!
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